EXECUTIVE REFLECTION: UN BISOGNO EMERGENTE ED URGENTE!

Rifletto!

Executive: manager di alto livello….’to execute’ …che esegue? O che riflette e decide per far eseguire? …

Reflection: riflesso, specchio, approfondimento, raccoglimento, ripensamento ..

Torno indietro almeno di 15 anni quando un mio collega nel leadership team dopo qualche giorno di vacanza mentre andava in bicicletta sul lungomare di rimini mi chiama e mi dice ‘’….sai Laura ora che sono inferie e di nuovo lucido…’…mi è rimasto impresso….e nella frenesia del lavoro come siamo?

Oppure quando l’altro collega dichiara all’interno di uno staff meeting ‘’…gli unici momenti in cui ho idee brillanti è sotto la doccia….sono gli unici dove riesco a pensare e essere con me stesso….’’

Si sprecano le voci che ho ascoltato in me, nei colleghi, nei clienti in questi anni  ‘’…..corro come un pazzo, non riesco neanche a respirare, giro in tondo come una trottola, mi sento strizzato come in lavatrice…..’’

Come si fa a riflettere in questo stato di disorientamento e confusione fisico, mentale, emotivo, spirituale? ….e dopo tre anni di pandemia, una guerra in corso con previsioni ambigue, una crisi sociale ed economica esponenziale, obiettivi di business sempre più sfidanti, malessere oltre il 50%  e un tasso di demotivazione oltre l’80%?

Utile generare uno #spazio nuovo in #agenda?

Tempo di qualità per pensare, per fare un passo indietro rispetto alle urgenze quotidiane, per alzare la testa e per valutare strategicamente dove si trova il team, la funzione, l’azienda, dove si vuole arrivare, quali sono i blocchi, le risorse non attivate…le diverse prospettive possibili.

Uno spazio lento e profondo riservato e di supporto in cui fermarsi, in cui esplorare schemi, blocchi e punti ciechi; in cui scoprire nuovi approcci, in cui mobilitare nuove risorse e comportamenti possibili, un tempo per maggiore

intraprendenza e chiarimento del senso, un luogo per sfidare il pensiero e acquisire nuove prospettive utili alla crescita sostenibile del sistema organizzativo

Da sempre mi faccio e faccio molte domande, il mio talento è la trasgressione….al senso comune…per generare nuovo senso utile allo sviluppo del potenziale e alla crescita sostenibile!

La mia prima ‘carriera’ come molti sanno è stata nel mondo professionale del marketing e delle vedite, 25 anni nelle aziende prima come specialist fino ai vertici dirigenziali…..cosa mi guidava? L’ascolto dei #bisogni del target al quale volevo offrire una #soluzione, su questa base analizzavo le offerte esistenti e andavo oltre per creare nuovi prodotti, soluzioni, servizi distintivi. Il cliente nella sua unicità è sempre stato al centro della mia vita professionale: cliente esterno, cliente interno, collega, capo, collaboratore….in comunicazione e relazione costante!

Questo era l’intento profondo, ci riuscivo sempre? No….super talentuosa e

innovativa nelle #competenze specialistiche funzionali  hard …con tanti spazi evolutivi nelle #abilità soft….credenze, mappe mentali, limiti difensivi che impedivano la piena realizzazione del potenziale e del proposito di vita! Beh…a 48 anni mi metto in cammino, non è mai tropo presto né troppo tardi per prendersi cura di sé,  come free lance e ‘rifletto’ su me stessa ….12 anni di formazione personale e professionale al servizio delle persone, delle relazioni, dei sistemi organizzativi e sociali….partendo con #umiltà da me e dalla mia #vulnerabilità, riconoscendo i ‘difetti’  per elaborarli e essere il meglio del mio #verosé.

Questa premessa è fondamentale per le ‘riflessioni’ che seguono!

In questi 12 anni di ‘nuova carriera’ ho cercato di includere le competenze dei primi 25 anni…..ma il mondo del #lavoro giudica e separa competenze, professioni, professionalità…..utilizza #etichette standardizzate, definizioni e #confini che non reggono alla #complessità del mondo moderno. Quando mi chiedono che lavoro fai? Cosa sei? Resto disorientata! Come definire la ricchezza

di oltre 35 anni di esperienza professionale multidisciplinare? Unisco consulenza positiva, formazione soft, facilitazione, mediazione, mentoring, coaching, counseling…..se vogliamo riferirci alle nuove #professioniemergenti (una lista di circa 100 professioni riconosciute dal cnel ) inserite nella legge 4-2013 ‘libere professioni non organizzate in albi, ordini o collegi….tipicamente locali! Una #jungla di definizioni con evidenti e naturali sovrapposizioni, con infinite aree grigie e interessi economici da preservare, una proliferazione di associazioni, percorsi di formazione, diplomi e attestati, crediti per aggiornamenti professionali, supervisioni…..non ho mai investito tanto tempo, energie, denaro per la prima carriera da dipendente!

Comunque per tornare al titolo dell’articolo ho visto emergere ed esplicitare nei paesi anglosassoni una offerta di servizi, innovativi nell’apparenza per un crescente bisogno ma nella sostanza già attivi, sono però ri-generati con la dignità di essere classificati e comunicati: una azione smart di marketing che fa emergere un need, lo connette a una value proposition, racconta storie ed

esperienze di ‘riflessione’ con dirigenti, manager, imprenditori, titolari di studi professionali, founder di start up… !

Finalmente posso fare #outing e posizionare questa offerta che valorizza tutto il mio percorso professionale, è sicuramente più #credibile nell’executive reflection un professionista che ha vissuto le innumerevoli esperienze organizzative in prima linea direttamente, più #autorevole per accogliere e facilitare le riflessioni, più #competente con una cassetta degli attrezzi   e delle skills hard+soft complete. Certo il professionista ha una maggiore respons-abilità nel restare #neutro alla giusta distanza, nell’ essere sempre presente al servizio, nel non consigliare mai, nel creare spazio di #autonomia decisionale. Quindi per me doppia dose di pratiche di presenza prima di entrare nel #setting e l’autosservatore attivo in connessione lenta e profonda per accogliere l’autofeedback attimo per attimo!

Come funziona executive reflection? Massima flessibilità e modularità?  

Sessioni protette dalla riservatezza e dal segreto professionale, da 1 a 2 ore, tendenzialmente in remoto, con un ritmo di  frequenza e numerica rispettoso sostenibile condiviso in base al bisogno e all’obiettivo…..anche una sola riflessione per chiarificare e ri-orientarsi! Il contenuto non mette la persona al centro ma sviluppa una visione eco-sistemica per la #trasformazione del business e dell’organizzazione,  la riflessione e l’esplorazione divergente e convergete, intuitiva creativa critica,  è facilitata e supervisionata da chi ha una lunga esperienza sul campo delle variabili hard e soft della bussola executive, ha capacità di comprendere strategie, modelli, decisioni. Il professionista è abile ad accogliere il cliente, che per suo ruolo executive più sta in alto e più si crede non debba avere dubbi, debba essere decisionista forte e potente, anche nella sua legittima incertezza, vulnerabilità e preoccupazione!

Se sei un manager, un imprenditore, un titolare di studio professionale, un founder di start up… e sei interessato ad approfondire entriamo in con-tatto  https://lauratorretta.it/contattami/

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