Simona, 38 anni
All’inizio mi sentivo incuriosita e desiderosa di trovare uno spunto per dare un senso all’esperienza lavorativa che stavo vivendo. Rappresenterei il mio stato d’animo iniziale come un frullatore, un mix di emozioni altalenanti e contrastanti in cui gli ingredienti emozionali, mischiati fra loro, non riuscivano ancora a creare il gusto ottimale della nuova esperienza lavorativa. In occasione di una indagine di clima aziendale, intrapresa presso un’azienda del gruppo, è emerso il feedback negativo di una risorsa, questo ha fatto nascere l’esigenza di capire ed agire per cambiare la rotta e supportare la persona ad alimentare la propria motivazione correlata alla resa professionale. Così assieme al mio responsabile abbiamo pensato di rivolgerci a Laura, una professionista, per sperimentare nel team questa nuova modalità. In seguito ho deciso di intraprendere anche io questo percorso per fare più chiarezza anche sulla mia scelta lavorativa. L’aspetto che ho imparato o forse riscoperto è quello della riflessione e della capacità di analisi. Ho imparato a dare il corretto peso ai comportamenti altrui e a modalità comunicative differenti dalle mie. Questo mi permette di vivere le relazioni più serenamente e con un atteggiamento più maturo. Sono riuscita ad ampliare la mia visione non soffermandomi esclusivamente sulla mia personale interpretazione, collocare tutto nella giusta dimensione mi ha permesso di agire di conseguenza mitigando l’impulsività. Il frullato finale ha originato un mix di vari ingredienti: giusto equilibrio, giusta collocazione e giusto sapore, per me. Ho utilizzato e utilizzo ancora la pratica del respiro, mi è utile e mi predispone ad una condizione più favorevole per valutare le situazioni di difficoltà. Ho maggiore consapevolezza relativamente a come affrontare le situazioni conflittuali. Faccio fronte all’emergenza respirando! Le relazioni personali in generale hanno beneficiato di un atteggiamento più ponderato e meno impulsivo. Talvolta, circostanze o atteggiamenti che appaiono negativi e scomodi, sono in realtà interpretazioni e costruzioni soggettive autonome, una percezione individuale che in realtà può non corrispondere all’oggettività della realtà. Al lettore vorrei dire che: Tu sei importante, non sottovalutarti, apprezza te stesso e guardati attorno, la realtà è più ricca di spunti e più leggera di quello che appare.