QUINTO ANNIVERSARIO: RICOMINCIO DA ME CON IL COUNSELING

#Quintoanniversario

🗓Ottobre 2017: vede la luce il mio primo libro….e ultimo garantisco!
‘’Ricomincio da me con il counseling’’. Spazi di tras-formazione per tornare al centro del tuo ben-essere

✨🤩✨Condivido alcuni #passaggi che mi auguro possano essere #scintille di maggiore #consapevolezza e benessere per genitori, insegnanti, manager, hr… chi si occupa della crescita e della cura di altri!

🎬 indice narrativo dei capitoli

💭 Dedica a mia #nonnaCichina…..una immagine che unisce 3 generazioni di #cura….❤️

‘’… la foto in copertina: la fontana Cichina, con l’energia della sua acqua trasparente e le radici degli alberi secolari che la circondano, ha un profondo significato. La mia tras-formazione è partita dalla scoperta di alcune risorse che mi appartenevano: l’accoglienza, la capacità di ascolto e la cura per il prossimo. Le avevo dentro, le avevo viste in mia madre, le ho sentite raccontare quando mi parlava di sua madre, mia nonna Cichina. Il soprannome significa piccola Francesca, il mio secondo nome. Era una donnina piccola di statura ma con un cuore enorme e generoso, una contadina che viveva con nonno Badan e 7 figli, anzi 9 perché 2 sono morti, sempre inclusi nelle sue preghiere. La nonna era povera ma sempre con il sorriso sul volto, cantava sempre mentre cuciva, mentre lavava, mentre cucinava, mentre accudiva gli animali nella stalla e nel pollaio, mentre si occupava dei campi, mentre badava alla sua numerosa famiglia. Aveva poche cose ma le moltiplicava con amore e fantasia. Riusciva a moltiplicare anche il tempo e non correva mai, dormiva poche ore ma non era mai stanca. Donare se stessa e avere cura degli altri le portava energia. Amava impastare pane e pasta, faceva le formaggette di capra, cercava funghi nei boschi. La nonna Cichina viveva in una casetta sulla strada che univa Fondoferle a Cimaferle, Cimaferle a Acqui Terme. Un crocevia dove passavano tutti, ricchi e poveri, tutti sapevano di potersi fermare dalla nonna Cichina per ristorarsi. Vicino alla porta sull’uscio c’era un mestolo e lo porgeva con delicatezza a chi passava invitandolo a prendere acqua fresca dalla sorgente di fronte alla casa. All’acqua aggiungeva sempre un piatto da dividere con i suoi cari e una coperta calda per dormire nel fienile se si avvicinava la sera. La nonna Cichina era una donna umile piena di amore e cura per tutti. Questa è mia nonna Cichina e io le sono profondamente grata per l’esempio che ha dato a mia madre e mia madre a me. Sono profondamente riconoscente alle mie radici per quello che sono oggi e che posso donare a te’’

💕👵💕Lei è con me e dentro di me a sostenermi quando vacillo nel realizzare il mio proposito #happysystemichumanempowrment

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