Quinto Anniversario!
Ad ottobre 2017 davo alla luce il mio libro, primo e ultimo garantisco!
’’Ricomincio da me con il counseling’’.
Spazi di tras-formazione per tornare al centro del tuo ben-essere
Editoriale post e articoli per ‘donare’ alcuni passaggi del libro che mi auguro possano essere #scintille di maggiore #consapevolezza nella ricerca lenta e profonda della nostra esistenza al servizio del #benecomune, di senso e significato in ogni sistema sociale.
Mi piace divulgare #saperi ed #esperienze al servizio della realizzazione dei nostri propositi unici e distintivi e del nostro benessere in ogni luogo che abitiamo, dove esistiamo
Le #organizzazioni sono sistemi sociali di #persone e #relazioni dove trascorriamo lavorando più nostro 50% di vita, sono in profonda crisi disorientate e demotivate, è ora il momento di sviluppare #nuovimodelli culturali e di filosofia d’impresa, è urgente lo sviluppo di #leaderpositivi che con gentile amorevolezza si prendono cura di sé, del team, del sistema oltre i ruoli, i numeri, i processi, e il business.
Dal quinto capitolo del libro: Work Skills, Hard Skills e Soft Skills: chi viene prima?
‘’Una necessaria premessa sugli #inglesismi utilizzati nel titolo, per nulla scontati e visti dalla mia prospettiva.
Work Skills: sono le competenze richieste in ambito professionale, hanno due componenti di base quella hard e quella soft.
Hard Skills: sono le competenze tecniche, specifiche di ogni ruolo e professione, riguardano cosa sappiamo e cosa sappiamo fare (sapere e saper fare).
Soft Skills: sono quelle capacità e attitudini relative a come facciamo le cose (saper essere) e sono trasversali alle diverse funzioni, si distinguono in capacità personali, relazionali, organizzative.
A parità di capacità tecniche, le abilità soft permettono di attivare comportamenti più efficaci per il sistema e più utili al raggiungimento degli obiettivi. La stesura di un curriculum vitae passa per una sapiente narrazione delle esperienze professionali che intreccia saper fare e saper essere. Alla domanda del titolo rispondo che l’equilibrio sta nel mezzo, sono due lati della stessa medaglia che vanno coltivati e sviluppati. Per decenni ci siamo focalizzati nelle università e nelle aziende solo sulla parte hard. Le nuove organizzazioni liquide hanno riscoperto la valenza della parte soft come fattore strategico di sviluppo. Ti propongo di seguito alcuni possibili stimoli su questa prospettiva.
#2016 il Word Economic Forum (WEF) ha ridefinito le dieci competenze trasversali più richieste dalle organizzazioni in ambito professionale. L’analisi le ritiene fondamentali per la quarta rivoluzione industriale e per il nuovo mondo del lavoro nel 2020. Ecco l’elenco su cui ti invito a riflettere per essere un collaboratore perfetto in azienda tra 5 anni! Naturalmente scherzo. Ti invito però a dare il massimo contributo al tuo aggiornamento professionale(employability) per poter raggiungere la tua realizzazione professionale. Nella lista troviamo: capacità di risolvere problemi complessi, pensiero critico, creatività, gestione delle persone, coordinamento e collaborazione, intelligenza emotiva, orientamento al servizio, negoziazione, flessibilità cognitiva, capacità di giudizio. Entrano di diritto anche in azienda le emozioni.
#2017 la CEC European Managers ha sviluppato una ricerca sulla capacità di essere Leader di se stessi e dell’organizzazione nel futuro del lavoro, ha mappato ben 19 abilità allargando ulteriormente gli orizzonti. Ecco la lista delle attitudini più gettonate: mindfulness e consapevolezza, gestione delle aree di forza e di debolezza, atteggiamento positivo e resiliente, senso etico e responsabile, spirito proattivo e migliorativo, empatia, intelligenza sociale, adattabilità e flessibilità, comunicazione e motivazione, guidare con l’esempio, senso di appartenenza, capire e utilizzare la diversità, creatività, gestione dell’incertezza e dell’ambiguità, mettersi in discussione, aggregare intorno a una visione, capacità cross-funzionali, pensiero strategico, pensiero sistemico.
I buoni propositi espressi dalle varie istituzioni stanno molto lentamente permeando la nostra cultura ma ancora oggi il problema non è cosa mettere in elenco ma come accelerare #adozione e lo #sviluppo di competenze nella pratica del #saperessere di tutti noi.
Sicuramente la nostra società si è evoluta (o talvolta involuta?) e globalizzata ad una velocità supersonica più rapidamente dell’ evoluzione sia della nostra conoscenza che della nostra coscienza. Chi di noi in modo costante si occupa della propria crescita personale oltre che professionale, se mai lo ha fatto? E’ auspicabile, ed è nostra responsabilità, agire per acquisire queste abilità della #buonavita e del #buonlavoro
Non è mai troppo tardi per rimettersi in cammino ed apprendere’’
Oggi a ottobre 2022 dopo 5 anni confermerei tutto quanto scritto, il WEF e la CEC hanno aggiornato la loro lista di skills nel lavoro per manager e collaboratori confermando dopo tre anni di pandemia e crisi economica crescente l’attenzione alle competenze socio-cognitive-emotive aggiungendo #resilenza e #benessere come punti di crescente attenzione.
Aggiungerei i nuovi paradigmi della scienza della felicità, della scienza della gentilezza, della scienza delle organizzazioni positive a conferma di quanto già sostenuto dalle premesse del counseling….confermate a livello scientifico multidisciplinare!
Sono le stesse abilità che chiediamo ai giovani studenti e ai mega dirigenti e imprenditori di sviluppare, nessuno è escluso! Su queste #softskills siamo tutti, giovani e meno giovani, apiù o meno acculturati #analfabeti
Domani 31 ottobre si chiude un ciclo ….festa di Halloween che in origine significava proprio passaggio tra estate inverno…tempo dell’ ultimo ‘raccolto’ ….preludio alla festa di tutti i santi…..tutti inclusi e uniti nel nome dell’essere tutti umani!
Domani chiudo anche questo editoriale con l’ultimo estratto dal libro, per realizzare la parte divulgativa del mio #proposito
Happy+ Systemic + Human + Empowerment